A chiusura della Giornata mondiale della poesia, che si celebra oggi 21 marzo, vorrei proporvi la lettura di alcuni stralci di una poesia di Pier Paolo Pasolini tratta dalla raccolta poetica La religione del mio tempo (1961, Garzanti). Mi sembra particolarmente in tema con il periodo primaverile anche se, di primavera, per tutti i motivi che ben conosciamo in questo ennesimo triste momento della storia, c’è ben poco. Credo di poter affermare con certezza che Pasolini, di cui quest’anno sono in corso le celebrazioni per il centenario della nascita, sia il degno rappresentante di questo tempo che non ha vissuto, dove un fiore rinasce in modo quasi brutale sul dolore e l’orrore di questo tempo. Pasolini in primis è stato vittima di violenza e di violenze di vario genere.
Che la natura possa darci conforto e non mostrando la sua indifferenza verso il male e il dolore che proseguono imperterriti il loro atroce cammino, ma come vero esempio di rinascita anche e soprattutto per quegli esseri umani che, come in inverno, si sono spogliati di ogni umanità mostrandoci solo il gelo dell’orrore. Che la poesia illumini le nostre vite così buie regalandoci qualche attimo di pace
Categoria: Letteratura
Novità! Corsi online – Intervista a LUCIANO SARTIRANA
Novità! Corsi online – Intervista all’autrice Elena Mearini
Da ottobre su alpassocoitempi.com partirà un ciclo di corsi, meeting e incontri. Tutti sono liberi d’iscriversi secondo le modalità che compariranno a breve direttamente sul blog. Elena Mearini, romanziera e poetessa, candidata al Premio Strega 2021 con il romanzo I passi di mia madre, si presenta agli affezionati di alpassocoitempi.com e ci regala qualche anticipazione sui due corsi che terrà. Il primo, vicinissimo alla partenza, è un corso base di scrittura creativa che parte dall’autobiografia. A ruota seguirà un ciclo di incontri dedicati alla poesia e ai primi passi da muovere nella ricerca di una scrittura poetica.
In bocca al lupo Elena! Ti aspettiamo con gioia qui sul blog
UN ANGELO ROSA
“Midnight diner – Tokyo Stories”, una serie tv giapponese disponibile su Netflix
Una bella, piccola, simpaticissima serie tv giapponese in onda in Italia dal 2016 e ancora disponibile su Netflix. La serie è composta da 5 stagioni di 10 episodi ciascuno ed è tratta dal popolare manga Shinya Shokudo premiata al 55esimo Skogakukan Manga Award. È ambientata di notte in una minuscola tavola calda aperta da mezzanotte alle 7 di mattina. Ogni episodio ha il nome di uno dei piatti serviti dallo chef che è arbitro e direttore di orchestra di un’umanità variegata che mette in scena episodi di vita e che, a sua insaputa, diventa narratrice di storie universali
Recensione di “Yoga” di Emmanuel Carrère
È uscito in Italia il 24 maggio scorso, a meno di un anno di distanza dall’uscita in Francia, il nuovo libro di Carrère, Yoga (traduzione di Lorenza Di Lella e Francesca Scala, Fabula, Adelphi, pp. 312). Ogni definizione per questo suo nuovo scritto risulta vana. Difficile classificarlo come romanzo o come saggio. Forse, prudentemente, sarebbe meglio chiamarlo memoir, o confessione di un uomo che si mette a nudo svelando la melanconia che lo ha sempre accompagnato, la depressione e il ricovero ospedaliero, i suoi amori tra cui, appunto, lo yoga; e lo scrittore, Carrère, che ci tiene sempre in bilico tra finzione e realtà pur avendo affermato che “la letteratura è il luogo in cui non si mente”. Di certo qui si ha a che fare con la metaletteratura e con una scrittura di livello sempre puntuale, fluida e appassionante che solo pochi grandi sanno consegnarci
GIALLO IN CORSIA
Al via IoScrittore, il torneo letterario di GeMS
Giornata mondiale della poesia: le nostre scelte
Oggi, 21 marzo, è la Giornata mondiale della poesia. Noi di #alpassocoitempi abbiamo incontrato serie difficoltà a fare una scelta di poeti e poesie da omaggiare in questa giornata. Come si fa a scegliere la poesia? Eppure, a un certo punto, ci siamo dovute fermare. Abbiamo così deciso di affidarci al nostro gusto, tenendo però fermi due punti: il ricordo del sommo vate, nel settecentenario della sua morte, e di Alda Merini, nata nel primo giorno di primavera, e che oggi avrebbe compiuto novant’anni.
In questa lunga selezione non seguiamo un vero e proprio ordine cronologico, abbiamo incluso anche due poetesse premio Nobel, riferimenti alla poesia contemporanea e un omaggio a un’amica poetessa scomparsa da poco
VIVA LA DONNA SEMPRE!
Impropriamente chiamata Festa della donna, oggi in realtà si celebra la Giornata internazionale della donna, istituita cento anni fa come Giornata internazionale dell’operaia. L’origine di questa giornata, secondo una leggenda, sarebbe legata al voler rendere omaggio a donne operaie morte l’8 marzo del 1908 in una fabbrica di abbigliamento a New York in cui a perdere la vita furono ben 129 donne. In realtà non abbiamo tracce che documentino con certezza tale avvenimento. Di sicuro si sa che tre anni dopo, sempre a New York, il 25 marzo del 1911, nella Triangle Shirt Waist Company di Manhattan, divampò un incendio in cui persero la vita 146 lavoratori che erano, per la maggior parte, giovani donne. Si trattava di un’azienda che produceva camicette da donna dove le operaie svolgevano turni massacranti ed erano sottopagate. Nel 1909, negli Stati Uniti, da parte del Partito socialista, nacque l’idea di istituire una Giornata internazionale della donna. La proposta fu accolta l’anno seguente da Clara Zetkin, politica tedesca, in occasione dell’VIII Congresso dell’Internazionale socialista in corso a Copenaghen. Zetkin è una donna che ha dedicato l’intera vita all’emancipazione della donna teorizzando la liberazione delle donne dalla sudditanza maschile come elemento determinante per l’emancipazione del proletariato. Accadde però che fino al 1921 i diversi Paesi scelsero giorni differenti per celebrare questa Giornata. Solo a Mosca, proprio nel 1921, durante la Seconda conferenza delle donne comuniste, l’assemblea decise di istituire la data dell’8 marzo come Giornata internazionale dell’operaia, in ricordo della prima manifestazione delle operaie di Pietroburgo contro lo zarismo (1917). Infine, Il 16 dicembre 1977, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite, invitò gli Stati membri a dichiarare un giorno all’anno Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle Donne e per la pace internazionale