Comincia oggi 8 luglio, e durerà sino all’11, il convegno internazionale Puccini 24, Vi ravviso o luoghi ameni, una quattro giorni dedicata alla “rinascita” del compositore, spesso legato a stereotipi popolari. Il convegno/evento si terrà tra Lucca e Torre del Lago. A prenderne parte con i loro interventi ci saranno autori del calibro di Arthur Groos, Matteo Giuggioli, Arman Schwartz ed Andrew Davis. Il centesimo anniversario della morte di Puccini quest’anno ha già visto celebrazioni importanti come il concerto in mondovisione da Lucca “Puccini secondo Muti” con la straordinaria partecipazione dell’Orchestra giovanile “Cherubini” che, in occasione del ventennale della sua fondazione, si è presentata eccezionalmente con un organico di 120 musicisti. Sul palco abbiamo avuto il piacere di ascoltare le grandi voci di Eleonora Buratto, Lidia Fridman, Mariangela Sicilia, Luciano Ganci, Dmitry Korchak e Francesco Meli che hanno cantato dalla Butterfly “Un bel dì vedremo” e dalla “Tosca” “Recondita armonia”. E poi sempre dalla “Tosca”: “E lucevan le stelle”, “Vissi d’arte” e, da “Manon Lescaut”, il finale interpretato con straordinaria bravura.
Il convegno lucchese rappresenterà solo una tappa del viaggio legato a Puccini che dal 2 al 4 ottobre vedrà protagonista Venezia, dove ci si concentrerà sulle opere del compositore e sull’influenza che esse hanno esercitato su musiche e drammaturgie del XX e XXI secolo.
Noi di Alpassocoitempi.com abbiamo affidato alle parole di Mirella Vitalini, appassionata ed esperta di opera lirica un breve ritratto dell’uomo e del musicista Puccini, personalità di indubbio fascino che ha saputo innovare pur affondando le sue radici nel melodramma, genere musicale perfettamente in linea con il suo tempo.
Che dire? Puccini è stato perfettamente al passo coi tempi ma, come piace a noi di questo web blog, ha sempre guardato con ammirazione alle avanguardie e a portare nell’epoca moderna la figura femminile come cardine attorno a cui ruota tutto. E noi, anche solo per questo, non possiamo che essergli grati
di Mirella Vitalini
Già da un punto di vista fisico Puccini appare uomo della modernità: asciutto, elegante, appassionato di auto e di velocità. Pure nel suo sguardo si può scoprire una dolcezza mista a diffidenza, che lo apparenta agli intellettuali di punta dell’epoca, quali Gozzano piuttosto che D’Annunzio, non celando un’attrazione verso l’avanguardia. Questa tendenza è però accompagnata dalla volontà di rimanere all’interno del genere melodramma. Certo la sua preferenza va alle forme più nuove, al dialogo tra linee melodiche e sviluppi sinfonici.
Ormai la grandezza di Puccini è universalmente riconosciuta, tanto che i paragoni con Verdi e Wagner appartengono a un lontano passato; allo stesso modo risultano superati i dibattiti relativi alla prevalenza, nella musica del maestro, di continuità nel concertato o degli squarci lirici che vi si alternano. Si direbbe, con un termine moderno, che si tratti di un mix di diverse suggestioni e influenze, che valgono a rinnovare dall’interno l’opera lirica.
Non diversamente filtra nelle composizioni pucciniane il segno di una personalità complessa e aperta a molteplici indirizzi, dalla grand-opéra francese al verismo italiano. Domina su tutto il gusto, tipico dell’epoca, per l’esotico o meglio per il lontano, perché la razionalità in Puccini tende a contenere le spinte esotiche che vengono da lui sempre accompagnate da adeguate ricerche: lo spettatore si trova infatti proiettato in un mondo dai colori diversi dal proprio ma dove riconosce i suoi sentimenti insieme a ignote cadenze.
Elemento di coagulo tra le diverse tendenze, nodo vitale ed emotivo, risulta lo studio della personalità femminile, nel solco che già era stato tracciato dalla Traviata verdiana. Anche qui la donna è vittima della sua stessa coerenza e, oltre all’amore, portatrice di un’etica spesso superiore a quella maschile: è il caso di Tosca, quello di Butterfly e di Liù. Puccini rivendica all’universo femminile un ruolo di primo piano, dando con le sue geniali opere non solo un contributo alla modernità musicale ma anche a quella sociale.
Le lettrici di questo web blog troveranno quindi interesse e soddisfazione nell’ascoltare le opere di Puccini e nell’immedesimarsi nelle sue eroine.