GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA

A chiusura della Giornata mondiale della poesia, che si celebra oggi 21 marzo, vorrei proporvi la lettura di alcuni stralci di una poesia di Pier Paolo Pasolini tratta dalla raccolta poetica La religione del mio tempo (1961, Garzanti). Mi sembra particolarmente in tema con il periodo primaverile anche se, di primavera, per tutti i motivi che ben conosciamo in questo ennesimo triste momento della storia, c’è ben poco. Credo di poter affermare con certezza che Pasolini, di cui quest’anno sono in corso le celebrazioni per il centenario della nascita, sia il degno rappresentante di questo tempo che non ha vissuto, dove un fiore rinasce in modo quasi brutale sul dolore e l’orrore di questo tempo. Pasolini in primis è stato vittima di violenza e di violenze di vario genere.
Che la natura possa darci conforto e non mostrando la sua indifferenza verso il male e il dolore che proseguono imperterriti il loro atroce cammino, ma come vero esempio di rinascita anche e soprattutto per quegli esseri umani che, come in inverno, si sono spogliati di ogni umanità mostrandoci solo il gelo dell’orrore. Che la poesia illumini le nostre vite così buie regalandoci qualche attimo di pace

Facciamo la pace. LaAV ed Emergency si stringono la mano a Pisa

Torna domani venerdì 9 ottobre alle ore 18 in diretta Facebook: Facciamo la pace?, il secondo incontro di un ciclo di eventi nato dalla collaborazione tra il Circolo LaAV di Pisa e il Gruppo Emergency Pisa. Si parlerà di pace, grazie a degli spunti tratti da Il cerchio della guerra un testo dei registi/attori Mario […]