Intervista a Simone Maraschi: la sorpresa dell’Eccellenza femminile lombarda siamo noi, la Doverese

Oggi per Alpassocoitempi sentiamo Simone Maraschi, allenatore da tempo impegnato nel calcio femminile. Ha allenato al Fanfulla, alla Riozzese, alla Scarioni, al Cologno calcio femminile e all’Ac Crema 1908. Dal dicembre 2021 guida la Doverese e quest’anno sta vivendo una stagione magica con il secondo posto in classifica mentre scriviamo

di Alessandro Delfiore

Simone, come descrivi questa stagione?

Questa stagione è molto importante, l’abbiamo iniziata oltre alle aspettative e al giro di boa ci siamo ritrovati secondi a tre punti dalla prima in classifica.

Che cosa ci puoi dire del gruppo che hai creato alla Doverese?

Anzitutto ce l’abbiamo fatta con la società a creare un gruppo oltre che di qualità anche numeroso. Infatti la stagione è lunga e più siamo, più ricambi ci sono, e meglio è. È un gruppo omogeneo composto da tante ragazze che hanno militato in categorie superiori. Abbiamo fatto 10-11 acquisti. Abbiamo rivoluzionato la squadra in così poco tempo e abbiamo avuto pochissimo tempo per preparare la stagione. Ciò nonostante abbiamo ottenuto questi risultati; è una cosa più che positiva.

Foto di Antonio Valente

Si può dire che l’obiettivo stagionale sia la promozione? Che cosa pensi delle rivali?

L’obiettivo stagionale inizialmente era migliorare il sesto posto della stagione passata. Finito il girone d’andata ci siamo ritrovati secondi a tre punti dalla prima, quindi non dobbiamo più accontentarci di migliorare solo la sesta posizione. Per quanto riguarda le avversarie, sapevamo che il Monterosso era la squadra da battere. Da più anni si gioca la vittoria del campionato con altre squadre molto più attrezzate perché hanno avuto più disponibilità economica per plasmare la squadra. Si sta rivelando la squadra più forte con 17 partite su 18 vinte. Per quanto riguarda quelle che sono dietro, hanno tanto distacco in termini di punti, ma davamo per scontato che Crema, Tre Team, Lesmo e Lecco potevano essere delle squadre molto importanti ed è quello che stanno mostrando durante il cammino.

Foto di Antonio Valente

Che cosa rne pensi del livello del girone di quest’anno di Eccellenza? Qual è la sorpresa e quale la delusione?

A dir la verità il livello di quest’anno è in linea con gli ultimi anni. Ci sono sempre state due-tre squadre che si contendevano il campionato e altre due-tre squadre poco sotto che si giocavano dal quarto al sesto posto. Quest’anno è una corsa a due per la vittoria, mentre cinque squadre si stanno giocando dal terzo posto in giù. Ma la strada è lunga e per accorciare ci vuole veramente poco. In realtà non ci sono sorprese e delusioni, come si pensava: la sorpresa siamo noi! È vero che abbiamo fatto una squadra con giocatrici di un certo livello ma abbiamo avuto solo tre settimane di preparazione e non siamo riusciti a fare neanche un’amichevole prima dell’inizio del campionato.

Infatti le prime giornate abbiamo fatto fatica a prescindere dai risultati. Potremmo essere noi la sorpresa positiva. In negativo, Lesmo e Lecco, pensavo potessero fare più punti ma attualmente hanno solo due e cinque punti dalla terza ed è appena iniziato il girone di ritorno, quindi in realtà il pensiero è abbastanza in linea.

Che cosa serve al calcio femminile per crescere ulteriormente?

A questa domanda penso sia abbastanza difficile rispondere in poche righe. Serve tanto: serve visibilità, servono ingressi economici, gente sempre più qualificata, sempre più competente. Serve non continuare a portare gente dall’estero ma valorizzare le calciatrici che cresciamo in casa. E fondamentalmente per fare tutto questo servono soldi e strutture.

Foto di Antonio Valente

Qual è la calciatrice che è migliorata di più quest’anno? E una promessa che potrebbe arrivare ai massimi livelli?

Diciamo che ho in rosa molte ragazze giovani e sicuramente il percorso che stiamo facendo ha portato un miglioramento sia come singolo sia come collettivo da parte di tutte. Arrivare ai massimi livelli? Diciamo che ognuna di loro può arrivare al massimo nel corso di ogni allenamento e ogni anno e puntare più in alto possibile. Ovviamente chi ha meno anni, ha più tempo davanti per provarci però sappiamo tutti che è un percorso lungo e difficile e soltanto il lavoro può provare a portarti a risultati migliori.

Foto di Antonio Valente

Come ti trovi alla Doverese? Pensi di rimanere l’anno prossimo?

Dovera è un ambiente tranquillo e sereno dove non hai pressioni, dove si cerca la serenità sia delle calciatrici sia dello staff tecnico. Facciamo le cose fatte bene ma senza che ci sia ansia dall’ambiente; non c’è pressione a livello di risultati, si tratta quindi un ambiente molto familiare e sereno.

Un tuo messaggio per una calciatrice che vorrebbe iniziare a giocare a calcio.

Per quanto riguarda questa domanda sono contento di poterti finalmente rispondere che non c’è più bisogno di mandare messaggi alle ragazze, ai genitori, di iniziare a giocare al calcio femminile. Ormai finalmente ci sono tantissime società, soprattutto a Milano e dintorni, che senza avere nessun obbligo hanno una, due, tre, quattro squadre femminili. Alcune hanno anche il settore giovanile femminile, in questo modo le calciatrici possono giocare in un ambiente in cui sono valorizzate. Piano piano questi sono sintomi di crescita.

Più che dare un messaggio a una ragazza che vuole giocare a calcio, sono contento del fatto che non ci dovrebbero più essere problemi con i genitori che non vogliono iscrivere le loro figlie al calcio perché è uno sport maschile o bambine che non hanno la possibilità di iniziare a giocare a calcio perché mancano le squadre o le strutture. Già il messaggio positivo è questo, avere la possibilità di poter iniziare a giocare anche assieme ad altre ragazzine senza dover giocare con i maschi o avere i genitori che fanno storie perché il calcio femminile non è uno sport per femmine, quindi il messaggio positivo è già questo.

Grazie Simone, continua così con passione ad aiutare le ragazze a crescere e migliorare. Ad maiora!

Post Author: Valeria Cudini

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