Recensione in anteprima del docu-film VERMEER, THE GREATEST EXIBITION

Nexo Digital porta ancora una volta la grande arte al cinema. Da domani, e solo per tre giorni, il 2, il 3 e il 4 ottobre, potrete vedere Vermeer, The Greatest Exibition, del noto regista di documentari d’arte di successo David Bickerstaff (vedi per esempio quello dedicato a Degas). Il documentario consentirà a tutti gli spettatori che non sono riusciti a recarsi ad Amsterdam a vedere la più grande retrospettiva mai realizzata su Vermeer di potersela godere sul grande schermo.

La mostra ha fatto sold out in un tempo brevissimo: sono stati venduti un totale di 650mila biglietti. Il Rijksmuseum di Amsterdam ha deliziato i suoi visitatori con l’esposizione di 28 dei 35 dipinti esistenti di Vermeer.

Il docu-film su Vermeer ha già conquistato il pubblico inglese con un guadagno di quasi 2 milioni di dollari al botteghino.

La Grande Arte al Cinema è un progetto originale ed esclusivo di Nexo Digital.

Per il 2023 la Grande Arte al Cinema è distribuita in esclusiva per l’Italia da Nexo Digital con i media partner Radio Capital, Sky Arte, MYmovies.it e in collaborazione con Abbonamento Musei

Sul grande schermo potrete vedere tutti i dipinti della più grande retrospettiva su Vermeer mai realizzata nella storia. Un evento irripetibile che il Rijksmuseum di Amsterdam ha ospitato sino allo scorso 4 giugno. Scoprirete praticamente quasi tutta la produzione artistica del pittore dato che l’esposizione di Amsterdam consta di ben 28 dei 35 dipinti esistenti su Vermeer. La visione delle tele sarà accompagnata da un’analisi dettagliata e l’interpretazione dei curatori della mostra e del direttore del museo. Scoprirete allegorie, misteri e particolari espressivi di quello che è stato considerato il maestro della luce.

Taco Dibbits – General Director, Rijksmuseum © David Bickerstaff

La descrizione del percorso artistico di Vermeer ci consente di entrare nell’intima rappresentazione di una viva quotidianità dove i racconti privati del pittore si fanno apertura sul mondo interiore dei protagonisti colti nei loro gesti abituali. La vita interiore dei protagonisti delle opere di Veermer diventa specchio della realtà esteriore. Dal particolare, quindi, si passa all’universale con un linguaggio e una potenza narrativa che sembra già pescare a piene mani da arti, per i tempi di Vermeer ancora in divenire, ovvero la fotografia e il cinema.

Johannes Vermeer, The Milkmaid, 1658-59, Rijksmuseum, Amsterdam

L’analisi dettagliata dei curatori della mostra favorisce la completa immersione dello spettatore anche in tutto il processo creativo del pittore. Scopriamo che, attraverso l’uso di particolari strumenti tecnici che analizzano le tele, le linee grafiche e gli strati pittorici, si può comprendere l’aggiunta o la sottrazione di elementi pittorici da parte di Vermeer. In questo modo ognuno di noi può farsi un’idea precisa di come l’artista olandese abbia pensato e “costruito” il lavoro della sua opera.

Houses in Delft, Known as ‘The Little Street’, 1658-59, Rijksmuseum, Amsterdam

Johannes Vermeer (1632-1675), uno dei grandi maestri olandesi, visse e lavorò a Delft. La sua opera è nota soprattutto per le tranquille e introspettive scene d’interni, per l’uso senza precedenti di una luce brillante e colorata e per il suo convincente illusionismo. Tessuti lussuosi e perle rendono i suoi capolavori una festa per gli occhi.

La retrospettiva, che dalla stampa di settore è stata definita epocale, ci mostra, tra le altre opere, La ragazza col cappello rosso, La ragazza col turbante, La pesatrice di perle, Il geografo, La lattaia e la Donna che legge una lettera davanti alla finestra, recentemente restaurata, e Veduta di Delf, solo per citarne alcune.

Post Author: Valeria Cudini

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