La mostra “Timeless Time” di Vincent Peters a Palazzo Reale

È la prima mostra monografica che arriva in Italia, e per la precisione a Milano, quella dedicata al fotografo tedesco di fama ormai indiscussa Vincent Peters. Visitabile già dal 12 gennaio resterà aperta fino al 26 febbraio 2023. Da sottolineare che la mostra è a ingresso gratuito e questo ha dell’eccezionale se consideriamo il valore immenso di quanto i visitatori potranno vedere.

La mostra è infatti promossa da Comune di Milano-Cultura e si inserisce all’interno di un viaggio intrapreso da Palazzo Reale tra i maestri della fotografia. Timeless time è dunque prodotta e organizzata da Palazzo Reale e Nobile Agency ed è a cura di Alessia Glaviano, Curator & Head of Global Photovogue.

Una selezione di 90 lavori in bianco e nero esposti nell’Appartamento dei principi al piano nobile di Palazzo Reale in un allestimento minimal che, oltre all’assoluta bellezza delle sale che accolgono gli scatti di Peters, si manifesta in tutta la sua eleganza anche grazie alla perfetta scelta della colonna sonora in sottofondo.

Timeless time è una mostra imperdibile. Ne uscirete cambiati. Provare per credere!

di Valeria Cudini

Ci sono giornate che partono storte e che anche se si fa di tutto per raddrizzarle non ci si riesce. Eppure a volte accade che qualcosa di inaspettato ci travolga e ci scuota, perché si sa che quasi tutto è governato dal caso o dalle “sliding doors”. Ebbene l’altro giorno è stato uno di quei giorni così, partiti male ma che poi grazie a un’improvvisa decisione, sono tornati a posto e ripartiti con slancio. E, ça va sans dire, il merito è tutto della visita, non programmata, alla mostra Timeless time a Palazzo Reale di Vincent Peters.

Courtney Love, foto mia

La monografica di Peters: celebrities immerse in un’atmosfera da neorealismo italiano

La mostra è la prima monografica in Italia del fotografo che da sempre lega il suo lavoro al mondo della moda e del cinema. L’influsso della settima arte nell’ambientazione dei soggetti ritratti nelle splendide foto in bianco e nero è determinante. L’atmosfera suggerita è quella dei film del neorealismo italiano o dei grandi classici della cinematografia da Eisenstein a Sydney Lumet.

I personaggi ritratti in foto sono tutti modelle o grandi attori/trici. Christian Bale, Kim Basinger, Monica Bellucci, Vincent Cassel, Laetitia Casta, Cindy Crawford, Penelope Cruz, Cameron Diaz, Matt Dillon, Michael Fassbender, Scarlett Johansson, Milla Jovovich, John Malkovich, Charlize Theron, Emma Watson sono solo alcuni dei personaggi famosi ritratti da Peters.

Gli scatti, realizzati tra il 2001 e il 2021, parlano direttamente all’anima dello spettatore, che è messa a nudo e svelata in tutta la sua fragilità. L’emozione che ne deriva è di un’intensità tale che, almeno per quanto mi riguarda, suscita commozione. Non mi era mai accaduto di commuovermi durante la visita di una mostra fotografica. In me si sono sommati due aspetti: la sorpresa di trovarsi di fronte a qualcosa di così inaspettato e di così sorprendentemente bello.

La grazia, l’eleganza e il senso di pace che si percepisce nella cornice perfetta delle stanze dei principi con in sottofondo le musiche struggenti di Morricone e di Sinatra rendono quest’esperienza speciale. L’immersione è totale; tutto l’apparato sensoriale è coinvolto in ugual misura.

Gwyneth Paltrow, foto mia

Peters, fotografo dell’anima e della vita

Peters è dotato del raro pregio di creare atmosfere capaci di raccontarci una storia, una vita, una persona. E lo fa grazie al sapiente uso dell’illuminazione che eleva i suoi soggetti a una posizione che spesso trascende il loro status di celebrità. Questo è un particolare importante perché normalmente siamo abituati a pensare al mondo delle celebrities come qualcosa di completamente lontano da noi, appartenente a un altro mondo, un altro pianeta. E delle modelle e delle star fotografate si ha sempre un’idea di bellezza patinata ma un po’ fredda. Qui, invece, ogni scatto coglie un particolare stato emotivo del soggetto e l’intensità degli sguardi e delle pose è tale che lo spettatore è chiamato a entrare in contatto diretto con il soggetto ritratto.

Michael Fassbender

Il mio parere

Se mi chiedessero lo scatto che ho preferito sarei in seria difficoltà, perché ogni foto regala un’emozione nuova e diversa. Posso però senza dubbio dire che mi ha colpito come un cazzotto nello stomaco uno degli scatti dedicati a Emma Watson.

Nel suo sguardo e nella sua fisicità così minuta si coglie la descrizione di una sofferenza e di un pathos dall’assoluta teatralità.

Meritano una nota speciale i primi scatti che incontriamo entrando alla mostra, ovvero quelli dedicati a Charlize Theron. L’attrice è descritta come una figura eterea, bellissima, vibrante. Una donna d’indiscutibile classe.

Charlize Theron, foto mia

Nelle opere di Peters si scorge tanta malinconia e poesia ma anche tanta carica vitale e passione.

Se fotografate le opere il consiglio è poi di dedicare del tempo a rivedere con calma ogni singolo scatto. Godetevi il momento. Con lentezza. Ne vale la pena.

Post Author: Valeria Cudini

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