SIC, IL DOCU-FILM SU MARCO SIMONCELLI

A dieci anni dalla sua scomparsa oggi 28 e domani 29 dicembre nelle sale cinematografiche italiane potrete vedere il docu-film Sky Original SIC diretto da Alice Filippi, prodotto da Sky, Fremantle Italy e Mowe, distribuito come uscita evento da Nexo Digital(elenco sale su nexodigital.it) in collaborazione con i media partner Radio Deejay, MYmovies.it, Moto Sprint.

SIC racconta la storia di un bambino con un grande sogno, addirittura più grande dei propri limiti, e del coraggio necessario per affrontare la sfida per realizzarlo.

La storia di Marco ci viene narrata attraverso l’epopea della stagione 2008, che decretò il SIC Campione del Mondo Classe 250cc.

Non perdete l’occasione di vedere questo film che vi commuoverà ma che vi farà anche sorridere e vi farà rivivere emozioni uniche

di Francesca Ratti

Siamo solo noi
che andiamo a letto la mattina presto
e ci svegliamo con il mal di testa
siamo solo noi
che non abbiamo vita regolare
che non ci sappiamo limitare
siamo solo noi
che non abbiamo più rispetto per niente
neanche per la mente
siamo solo noi…

Questa famosissima canzone di Vasco Rossi era la canzone preferita del SIC, che ne aveva fatto il suo inno e che lo ha accompagnato fino all’ultimo istante, fino all’ultimo saluto.

Parlare di Marco Simoncelli (20 gennaio 1987 – 23 ottobre 2011) non è semplice per me, la sua morte è stata come uno squarcio nel cuore, e nel seguire il Moto Mondiale non ho provato più la stessa gioia né ha più avuto lo stesso significato per me.

Il Moto Mondiale del 2008 di cui si parla in SIC è un mondiale che Simoncelli iniziò da outsider, ma che volle fortemente e che ottenne con merito dopo aver sofferto per raggiungere il titolo iridato e che portò alla ribalta un nuovo talento italiano guascone, tostissimo e sempre sorridente.

SIC: l’allegria nel cuore e il sogno di diventare campione del mondo

SIC è la storia della vita di un bambino e poi di un ragazzo allegro e scanzonato sempre pronto a divertire e divertirsi con una battuta o mettendo l’auto del babbo di traverso tra le vie del piccolo paese della cosiddetta “Motor Valley” romagnola, Coriano, che gli ha dato i natali, che con la foto di Valentino Rossi nel diario, si era ripromesso di riuscire anche lui a diventare “World Champion”.

La narrazione è arricchita dalle numerose testimonianze e dai ricordi di chi lo ha amato e ha vissuto insieme a lui, contribuendo a svelare un ricordo, fissare un momento, descrivere un tratto di Marco Simoncelli creando così un documentario unico, dalla forza incredibile, da cui emerge un’intensa spinta positiva verso la vita.

Ci parlano di Marco il padre, Paolo Simoncelli,la storica fidanzata Kate Fretti, il compagno di mille sfide alla “cava”, oltre che idolo e amico Valentino Rossi,; il pilota Mattia Pasini,amico d’infanzia e compagno di team nelle minimoto, Carlo Pernat, il manager del motomondiale, Paolo Beltramo,  suo grande amico e storico inviato dai box, lo spagnolo Alvaro Bautista, l’avversariopiù ostico; il poetico dottor Claudio Costa, il preparatore atletico Carlo Casabianca, l’artista dei caschi Aldo Drudi, i membri della squadra che insieme a lui hanno reso possibile il raggiungimento del titolo, il capo tecnico Aligi Deganello,il meccanico Sanzio “Malabrocca” Raffaelli, Giampaolo Sacchi, allora direttore sportivo gruppo Piaggio, Guido Meda,l’“Omero delle due ruote” le cui mitiche telecronache hanno contribuito a creare il mito del SIC e gli amici di sempre, quelli con cui festeggiava e faceva “lo scemo” finita la gara.

Narrazione sospesa tra sogno e ricostruzione attraverso il ricordo di amici e avversari

La regista ha utilizzato come chiave stilistica quella del sogno, della sospensione, dell’evocazione.

Non ci sono attori parlanti e riconoscibili, ma sagome, dettagli, movenze nelle quali è possibile riconoscere Marco e gli altri protagonisti della storia, al fine di non sovrapporsi alla realtà e alla concretezza del materiale d’archivio. Voce narrante è quella degli intervistati, che ci guidano attraverso il viaggio della vita del SIC e in particolare nel racconto della gloriosa stagione del 2008: l’anno della rinascita.

Alla realizzazione di questo meraviglioso documentario ha contribuito la Regione Emilia- Romagna con il supporto di Emilia Romagna Film Commission.

Meritano una menzione particolare la colonna sonora originale, firmata dai MOKADELIC, già noti per aver composto la colonna sonora di Gomorra. La serie, e la locandina del film, sono realizzate da Aldo Drudi,il designer più famoso del paddock, amico di Simoncelli e ideatore del casco della mitica stagione 2008.

Il parere sul film

SIC è un film commovente e  al contempo dalla vitalità dirompente, come era e continua a essere Marco Simoncelli, un ragazzo divertente, ironico, spiritoso ma anche un ragazzo che ha dato tutto se stesso per realizzare il suo sogno, senza mai perdere quella vena di follia che contraddistingue il genio del campione.

È un documentario che piacerà a tutti, appassionati e non, perché in questo film c’è Marco, e come si fa a non volergli bene “dio bo’”.

Post Author: Francesca Ratti

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