LaAV, la rivoluzione gentile della lettura

Oggi vi proponiamo il racconto dell’attuale coordinatrice del Circolo LaAV di Pisa, uno dei tanti circoli sparsi per tutta Italia, su cosa sia LaAV, la rete nazionale di volontarie e volontari che hanno per mission #ioleggoperglialtri. In occasione del concorso: Scrivi un racconto dal tema “Se sei felice facci caso” scaduto il 9 novembre scorso vogliamo, vi raccontiamo chi sarà a prendersi cura delle parole dei racconti vincitrici, leggendole ad alta voce sul canale YouTube L’Unione fa la forza Cultura (#lunionefalaforzacultura)

Di Chiara Gagliano

Quando è stata la prima volta che hai ascoltato qualcuno o qualcuna leggere ad alta voce per te?

Pensaci un attimo. Sono sicura che è un ricordo vivido, anche molto dolce. Dev’essere stato presto, quando avevi tanti anni quanti ne può contare una mano. Sarà stata una fiaba, o qualcos’altro. O magari è accaduto dopo, a scuola, per merito di quell’insegnante che tanto hai amato, che tanto ha fatto per indicarti la strada che avresti percorso. O l’ha fatto un amico, una sorella, una nonna, un nonno, consapevole che tu stessi ascoltando. Di tanto in tanto quella persona che ti leggeva alzava lo sguardo su di te, un istante per controllare che tu ci fossi ancora. Magari ti ha trovato con la bocca aperta per lo stupore, o con un sorriso di pura gioia perché l’avventura era troppo bella per non esserne felice. Poi è tornata la sua voce, ritmata, calma, espressiva, oppure un po’ monocorde, comunque viva, pronta a raggiungerti ben oltre le orecchie. E la storia che portava con sé, non l’hai mai dimenticata.

E ora, pensaci ancora: quando ti è successo di leggere tu, proprio tu, per qualcun altro?

Un tempo si passavano così i pomeriggi: non c’era la televisione, niente Netflix, impossibile ascoltare musica con un click. E cosa fare, dunque? Ma leggere, leggerci, leggere per noi! Mi figuro un bel salotto sette-ottocentesco, alla Jane Austen: una sorella legge a voce alta, le altre ricamano o fanno piccole faccende, o scrivono lettere. L’antenata della radio era una persona in carne e ossa che riempiva le sale e i lunghi pomeriggi d’inverno con la sua voce. E la voce è corpo. Una lettura ad alta voce può valere quanto un abbraccio; o almeno, quanto una stretta di mano.

E a ben vedere, ti sarà capitato di abbracciare così qualcuno. Un bambino, specie se malato, una persona anziana, specie se impossibilitata a leggere da sé, un collega, un amico, un amore a cui dedicare struggenti declamazioni di poesia o di romanzi, per stringere il momento dello stare insieme con un nastro di luce.

Un’esperienza di tutti, per tutti

Forse non serve scavare troppo, per ricordarci tutte le volte che abbiamo letto per gli altri o che qualcuno ha letto per noi. Li conserviamo spesso come momenti preziosissimi, e anzi, sembriamo sapere bene, per esempio, che ogni bambino abbia bisogno di sentirsi raccontare delle storie, specialmente da un libro che ispezionerà molto attentamente, incredulo mentre tu vai decifrando i segni, per lui incomprensibili, scritti sulle pagine. È un’arte, un atto magico, una carezza. Alla portata di tutti!

Una rivoluzione semplicissima: fare della lettura una forma di volontariato mettendosi al servizio degli altri

Sarebbe sbagliato, però, pensare che sia un’esperienza limitata al passato infantile; che un adulto non abbia interesse ad ascoltare o a leggere ad alta voce per altri. È qui che arriva la mission di LaAV, Letture ad Alta Voce, rete nazionale di circoli di lettrici e lettori volontari. Fare volontariato tramite la lettura, o fare della lettura un atto di servizio, un dono, una forma di volontariato. E da più di undici anni, LaAV lo ha fatto spandendosi a macchia d’olio in tutta Italia: trentasette circoli sono nati in altrettante città, in dodici regioni italiane.

I lettori di LaAV ad Arezzo

Io scrivo da Pisa, ma so che in questo stesso momento ho colleghi a Livorno, Arezzo, Carrara, La Spezia, Perugia, Roma, ne ho in Veneto, in Calabria, in Lombardia, nelle Marche, in Puglia, in Sicilia e ovunque vi sia qualcuno che crede nella lettura ad alta voce e nella sua capacità di tessere relazioni e veicolare bellezza.

Gli studi dell’Università di Perugia: leggere ad alta voce… fa bene!

Lo dimostrano studi internazionali, che in Italia sono stati approfonditi e sono in costante aggiornamento grazie all’opera di Federico Batini, fondatore di LaAV e docente di Pedagogia presso l’Università di Perugia. Persone di ogni età e scolarità, dai bambini più piccoli agli anziani con patologie cognitive, traggono enormi benefici dal ricevere letture ad alta voce quotidiane, benefici diversi di caso in caso ma sempre apprezzabili. Tutto questo è alla base del “LaAVoro” del lettore volontario. Consapevole del beneficio pratico che la sua azione comporta, e dell’importanza di offrire la lettura ad alta voce con costanza e fiducia, veicola attraverso la sua lettura i propri stessi sentimenti: può leggere i classici, o gli autori locali, o il giornale, o un fumetto, brani amatissimi o quasi sconosciuti, tutto sta nell’accordo con chi lo ascolta, nel legame che si crea tra sé e gli altri. Il luogo d’azione preferito del lettore volontario è ovunque ve ne sia bisogno. RSA, asili, scuole, biblioteche, librerie, carceri, associazioni benefiche, eventi pubblici… la lettura ad alta voce varca ogni soglia. E non conta se si è già veterani di lettura o attori, o esperti pedagoghi: ciascuno offre ciò che è, nella misura in cui vuole donare se stesso e nei tempi che può gestire.

I lettori di LaAV ed Emergency uniti per il tesseramento 2021

E con la pandemia? Si può leggere ad alta voce a distanza?

Sì, in effetti la pandemia ci ha colto veramente di sorpresa. La lettura ad alta voce come l’abbiamo sempre fatta si nutre di presenza viva. Ha bisogno di sguardi, attese, fisicità. Ma siamo stati fortunati: viviamo nell’epoca dell’audio e del video! E così, molti nostri servizi sono passati online. Il minimo indispensabile perché la lettura abbia luogo è una voce che legge (e magari un viso, quando si usa il video) e un orecchio che ascolta (e anche qui, un viso su cui veder riflesse le emozioni della lettura). Grazie a internet, in questi ultimi mesi siamo riusciti a coprire distanze impensabili prima, trasformando un evidente svantaggio in un’opportunità.

E così, il 26-27-28 novembre prossimi, il consueto Seminario Nazionale di Formazione LaAV, che si tiene ogni anno in autunno in una città tra quelle che ospitano un circolo, quest’anno non avrà un luogo soltanto, ma tantissimi: sarà possibile, infatti, iscriversi e seguire i seminari di formazione e le riunioni dei Soci LaAV d’Italia comodamente da casa propria, avendo un dispositivo, computer, cellulare o tablet per connettersi alle piattaforme online dove si terrà ciascun evento.

La locandina del Seminario nazionale di LaAV

Il programma raccoglie videolezioni di esperti di teatro, di pedagogia, di lettura per tutte le età e tutti i contesti, formatori sia interni che esterni a LaAV.

Per informazioni

Per saperne di più e iscrivervi, vi riepilogo qui i link utili. Vi invito a consultare il sito di LaAV e a seguire tutte le novità sulla pagina Facebook e sul canale YouTube.

Vi aspettiamo!

Post Author: Valeria Cudini

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