Recensione in anteprima de “La vita a piccoli passi” di Luca Viscardi (Sperling & Kupfer)

Esce oggi 3 novembre La vita a piccoli passi di Luca Viscardi per Sperling & Kupfer. Il libro racconta l’esperienza del noto conduttore radiofonico dal momento in cui ha scoperto di avere il Coronavirus fino alla sua guarigione. Da quel giorno la vita di Luca cambia: il ricovero in ospedale e le sue condizioni di salute che peggiorano sempre di più e la perdita di tutto quanto sembrava certo. Il libro è il racconto di come Luca, con una grande volontà e il sostegno di medici, infermieri amici e persone care abbia combattuto e ce l’abbia fatta mettendo in fila un passo dietro l’altro

di Valeria Cudini

“Quando sarò più anziano, potrò raccontare di aver partecipato a una guerra”. Esordisce così nel prologo del suo primo libro in uscita oggi, La vita a piccoli passi, Luca Viscardi (pseudonimo di Gianluca Vegini) che racconta la sua esperienza di malato Covid-19.

“Anche io sono andato al fronte, in modo del tutto inaspettato: mi sono trovato in battaglia con un nemico sconosciuto, che non ero preparato a sfidare e di cui non sapevo nulla”.

Un nemico improvviso che ti obbliga a combattere

Luca Viscardi ha un approccio sincero alla narrazione di come il Coronavirus lo abbia colto di sorpresa perché giunto in modo del tutto inaspettato e improvviso – il famoso conduttore radiofonico preciserà nel corso del libro di aver sempre messo in atto in modo rigoroso tutte le misure anti Covid, di essere in forma fisicamente, di non soffrire di patologie croniche ecc. – quasi come un guerriero che si fosse trovato, suo malgrado, in guerra senza avere né saper usare le armi.

“Il Covid-19 è arrivato con una violenza incredibile e mi ha costretto a più di trenta giorni di ricovero, di cui oltre venti steso a letto, senza nemmeno la forza di camminare.

È strano ripensare oggi quanto sia stato facile cadere in un abisso che non avevo mai esplorato, sentire le forze abbandonarmi completamente. Non ho la percezione chiara di quanta paura abbia provato, ma ricordo il vuoto che ho sfidato, un percorso lungo e difficile, fatto un passo alla volta, per tornare a quella che sembra una vita normale”.

Non c’è stato tempo di realizzare né di aver paura

Un’immagine lucida questa in cui Viscardi si mette a nudo e descrive come si sia trovato all’interno di un buco nero in modo così repentino da non aver avuto allora – in un momento in cui si sapeva pochissimo della malattia – nemmeno il tempo sufficiente di realizzare a pieno che cosa gli stesse accadendo e di avere paura.

Anche le azioni più semplici sembrano montagne invalicabili
Viscardi aggiunge, però, di aver provato sulla sua pelle tutta la sofferenza e la fatica di quel mese e più di ricovero, in cui si è sentito venir meno le forze al punto da considerare gesti comuni del quotidiano come imprese eroiche. Lavarsi i denti, farsi la barba, riuscire ad andare in bagno da soli? Azioni automatiche, che consideriamo semplici e che per Luca sono state, quando pian piano ha potuto ricominciare a farle, il successo e la riconquista di ogni giorno. La filosofia, insomma, che ha animato quei giorni terribili: riappropriarsi della vita a piccoli passi.

La vita a piccoli passi è una sorta di diario in cui il lettore “vede” Luca mettersi a nudo nel raccontare il suo percorso verso quella che poi, per fortuna, è stata una guarigione dal Coronavirus. Viscardi supera ogni pudore nel mostrarsi a noi anche nei suoi momenti più fragili e/o imbarazzanti proprio per farci cogliere il senso profondo della sua esperienza.

Un atto di riconoscenza per quegli “angeli” che lo hanno guidato

La testimonianza del noto conduttore radiofonico vuole essere anche un atto di riconoscenza verso tutti coloro – gli angeli – che lo hanno aiutato fisicamente e moralmente a vincere la battaglia del Covid. “Dei molti giorni in ospedale non ricordo un solo momento in cui non mi sia sentito seguito, accudito, anche spronato a superare i momenti più difficili da questi angeli custodi. Mi rimarranno impressi nella memoria alcuni di loro, per la particolare umanità e per la forza di spirito che hanno dimostrato a me e al mondo intero”.

Non si vince la battaglia da soli: ce la si fa insieme e “a piccoli passi”

Viscardi afferma che non ci si può riuscire da soli e che serve tantissima determinazione e forza di volontà oltre alle cure giuste e alla tempestività d’intervento.

Il titolo del libro/testimonianza La vita a piccoli passi indica il percorso che Luca ha svolto grazie alla guida a distanza del suo amico alpinista Marco. “Quella che mi aspettava era una scalata epica e nessuno avrebbe potuto farla al mio posto. Un passo alla volta, senza guardare in cima, senza farsi sopraffare dalla distanza da percorrere, facendo però attenzione anche alla discesa. Perché le insidie non sono finite fino a che non si torna al campo base ed è proprio quando ci si rilassa e si pensa che ormai il più è stato fatto che si commettono errori ingenui ma pericolosi”.

Il coraggio di perseguire un obiettivo: la guarigione

Una grande prova di coraggio quella che ha affrontato Luca Viscardi, un monito per tutti noi a non mollare se dovessimo trovarci in una condizione simile, un invito a pensare “a piccoli passi” e a porsi un grande obiettivo da raggiungere: la guarigione, per poter tornare da coloro che ci vogliono bene, a fare le cose che ci piacciono e per cui vale la pena vivere.

Ci sono poi quelle piccole cose che in momenti in cui tutto sembra difficile possono fare la differenza e diventare elementi del nostro traguardo verso la vittoria. Uno su tutti per Luca ha a che fare con il momento in cui ricomincia ad avere un po’ di appetito ed è la pizza.

La pizza è il simbolo della riconquista della salute

“Eleggo la pizza a desiderio numero uno dopo la mia prossima evasione. Riesco anche a perdermi nel pensiero di quante volte ne abbia mangiata una senza dare a quel momento il suo giusto peso. E non è solo una questione di gusto o di sapore, la pizza è di più. È il profumo di casa anche dall’altra parte del mondo, è quel piatto che nelle situazioni più disparate fa da collante con gli amici, da momento informale con i colleghi, da soluzione pratica quando organizzi una cena con la famiglia all’ultimo minuto, è l’atmosfera casual che ti fa stare bene, perché sei rilassato. Ecco, a me manca tutto quello che la pizza porta con sé, ho una voglia esagerata di una serata spensierata, dell’effetto meraviglioso che dà un sorso di birra tra una fetta e l’altra, delle risate degli amici e del momento in cui fisso Andrea nella speranza che non finisca la sua perché ho ancora quel buchetto che va riempito”.

Un aiuto per Viscardi pensare al momento in cui uscito dall’ospedale avrebbe potuto riassaporare il sapore della pizza.

E un enorme supporto quello degli amici e dei radioascoltatori che con le loro voci, i messaggi di incoraggiamento e il calore trasmesso nei modi più disparati non hanno mai fatto sentire Luca da solo.

Una lettura consigliata, un incoraggiamento per tutti quelli che combattono

Una lettura dura e al contempo bellissima quella de La vita a piccoli passi di Luca Viscardi, un libro di speranza per tutti coloro che combattono con la forma aggressiva di Coronavirus. Luca ci racconta di non aver mai contemplato tra le opzioni la morte. “Avrebbe potuto uccidermi, questo virus, però non l’ha fatto. Non mi ha ucciso perché ho trovato medici straordinari, cure attente e un’energia fondamentale data dall’affetto di molte persone e forse anche dall’incoscienza. Non c’è stato un solo istante in cui abbia contemplato la morte tra gli scenari possibili per il mio futuro, ma ho realizzato in seguito che per i medici è stato un rischio plausibile”. E di aver avuto la fortuna di aver incontrato sul suo cammino medici straordinari e il supporto di moltissime persone.

Post Author: Valeria Cudini

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