Recensione de “Gli insospettabili” di Sarah Savioli (Feltrinelli editore)

Gli insospettabili, uscito a luglio per Feltrinelli editore, è il romanzo d’esordio di Sarah Savioli. È la storia di una originalissima indagine investigativa, relativa alla morte misteriosa di Armando, un trentaquattrenne ex tossicodipendente, “precipitato” dalla palazzina in cui viveva. Anna, la protagonista del giallo, collabora alle indagini con un dono molto speciale.
Ce lo racconta la nostra scrittrice e lettrice creativa Giusi D’Urso

di Giusi D’Urso

Anna è la collaboratrice dell’investigatore Cantoni. Ma non è solo questo, è prima di tutto una donna con un marito, un figlio piccolo, una casa e uno speciale dono acquisito in seguito a un piccolo ematoma cerebrale: riesce a comunicare con gli animali e con le piante. Questo la rende un’investigatrice originale e le permette di investigare con una modalità personalissima, diversa da quella canonica del suo datore di lavoro Cantoni, e del collaboratore Tonino.

Come noi anche il mondo animale e vegetale ha sentimenti contrastanti: paure, fragilità, saggezza e ironia

Ma com’è il mondo non umano con cui Anna dialoga? Sebbene più sinceri e spontanei degli umani, animali e piante hanno anch’essi pregi, difetti e fragilità: provano sentimenti forti e contrastanti, paure, ansie e ossessioni; ma sanno essere anche saggi, previdenti, generosi e pieni di ironia. Nessuno è perfetto, dunque, e Anna lo sa bene. Così bene da sfruttare al meglio il suo dono e riuscire a carpire ai suoi interlocutori (alberi, asini, gatti, tartarughe, cani, piccioni) informazioni molto preziose.

Il dialogare sommesso delle piante, le loro radici intrecciate e profonde, mi hanno ricordato Verde brillante, il bel libro di Stefano Mancuso e Alessandra Viola sulla sensibilità e l’intelligenza del mondo vegetale. Traslare le sensazioni tratte da quella lettura al mondo animale de Gli insospettabili è spontaneo, dopo aver fatto la conoscenza di Anna e dei suoi speciali informatori.

Quali sono le interconnessioni tra le diverse specie di esseri viventi?

La lettura di questa storia così originale, scritta con delicatezza e ironia, induce inevitabilmente una riflessione sulle interconnessioni fra specie diverse, al di là di quelle che ci appaiono palesi. Molte cose nel mondo dei viventi sfuggono alla nostra cecità e al nostro egoismo: un legame che collega ogni essere vivente agli altri e che lo rende prezioso per quanto piccolo e insignificante possa sembrare agli occhi di esseri egocentrici come gli umani. Ognuno ha il suo carattere, ognuno fa i conti con la sua storia e le sue debolezze. In questo romanzo tutti i personaggi, umani e non, sono interessanti perché assolutamente imperfetti.

Una storia nella storia di una donna con i “superpoteri”

Ed è per questo che chi leggerà questa storia non li dimenticherà facilmente.

Gli insospettabili di Sarah Savioli racconta di un uomo, Armando Piazza, ex tossicodipendente, impelagato in una brutta storia, morto in circostante misteriose, e di come l’Agenzia investigativa con cui Anna collabora riesce a venire a capo di questo intrigatissimo giallo.

Ma è la storia nella storia che colpisce durante la lettura, cioè quella di una donna che ha più di un superpotere: riesce a conciliare, non senza difficoltà, la maternità con gli impegni di lavoro, a stare in equilibrio fra il rapporto difficile con il padre e l’affetto per una sorella costantemente delusa dagli uomini che frequenta.

È la storia di una sensibilità eccezionale che pone Anna in una posizione tanto privilegiata quanto delicata. In una terra di mezzo difficile da abitare, è l’interprete sensibile di due mondi: un’umanità insofferente e frustrata e la dimensione animale e vegetale, a cui spesso non viene concessa sufficiente attenzione.

Così, Anna è empatica con l’anziana signora che soffre di solitudine dopo la morte del marito, e si intenerisce davanti al suo vecchio pastore tedesco che le è tanto affezionato e teme per la sua salute. Nel contempo, si relaziona con ironia a Cantoni, uomo dal carattere ruvido e introverso, ama e coccola Otto, alano goloso e con problemi di flatulenza e tiene testa al suo gatto Banzai, egocentrico e arrogante, convinto che gli umani siano tutti “casi umani”.

A fare da sfondo ci sono la sua quotidianità e la sua famiglia: un marito collaborativo di cui è innamorata e un bambino di quattro anni che le regala tenerezza, immaginazione e domande importanti.

Anna è una donna curiosa e intelligente che vive le esperienze con energia ed entusiasmo, ma il confronto quotidiano con il mondo che la circonda è costellato di dubbi, riflessioni e piccoli tormenti. È una donna piena di opposti: concreta eppure sentimentale, riflessiva ma a tratti impulsiva, fragile ma anche forte e determinata.

Procede nelle indagini (e nella vita) senza fuggire dalle difficoltà né voltarsi dall’altra parte di fronte a brutture e miserie, consapevole di quanto la vita sia “un camminare sospesi sulla trave del mondo”.

La protagonista è occasione per l’autrice di riflessione su temi importanti: figli, rapporti, dolore, debolezze

Mi piace molto questo personaggio. Mi piace il modo in cui, attraverso Anna e i suoi speciali interlocutori, Sarah Savioli si pone domande importanti riguardo all’educazione dei figli, alla gestione dei rapporti più stretti e dei dolori che ne possono derivare.

Si interroga sull’assenza di persone amate e sul tentativo di riempire come si può i vuoti che lasciano, sull’accettazione di chi arriva nella propria vita e modifica rapporti già consolidati.

E sulle debolezze umane, sulla tentazione di formulare giudizi, sull’eterno tentativo di essere dalla parte giusta anche quando la vita lo rende arduo o impossibile.

Cosa ci salva, allora, dalla nostra incapacità di stare in equilibrio? Anna sembra rispondere che la salvezza sta nella sensibilità e nell’empatia, nel rispetto e nell’ascolto. Ciò che, se restiamo a cuore acceso, gli stessi animali spesso ci insegnano.

Titolo: Gli insospettabili

Autrice: Sarah Savioli

Editore: Feltrinelli

Pagine: 240

Post Author: Valeria Cudini

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